Il gigante degli oceani: lo squalo balena
- Viola Ravani
- 7 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Tra le creature più straordinarie che popolano i nostri mari, ce n’è una che lascia senza fiato chiunque abbia la fortuna di incontrarla: lo squalo balena. Un colosso silenzioso, che scivola nell’acqua con eleganza sorprendente, nonostante le dimensioni impressionanti. Chi pratica immersioni o apnea in luoghi esotici, prima o poi sogna di nuotare al suo fianco. Ma cosa sappiamo davvero di questo animale misterioso?

Anatomia di un colosso
Lo squalo balena (Rhincodon typus) è il pesce più grande del pianeta. Può superare i dodici metri di lunghezza e arrivare a pesare anche 20 tonnellate, ma nonostante l’aspetto imponente, è un animale pacifico e poco interessato all’uomo.
Il suo corpo, massiccio ma affusolato, è ricoperto da una pelle spessa e ruvida, con un pattern unico di macchie bianche e strisce che ricordano una galassia in movimento. Ogni esemplare è identificabile proprio da queste macchie, come se fossero impronte digitali. La bocca è enorme: può superare il metro e mezzo di larghezza, ma al suo interno non ci sono denti minacciosi. Lo squalo balena è un filtratore.
Cosa mangia uno squalo gigante?
A dispetto delle dimensioni, la dieta dello squalo balena è composta da minuscoli organismi. Si nutre di plancton, krill, piccoli pesci e uova di pesce, che filtra dall’acqua grazie a speciali strutture all’interno della bocca. Nuota lentamente con la bocca spalancata, lasciando che l’acqua carica di nutrimento entri e venga poi espulsa attraverso le branchie, dove rimane intrappolato il cibo.
È un comportamento affascinante da osservare, soprattutto quando questi giganti si radunano in zone ricche di plancton, creando una danza lenta e ipnotica nelle acque tropicali.
Dove si può incontrare
Lo squalo balena vive nei mari tropicali e subtropicali di tutto il mondo. Alcune delle destinazioni più famose per incontrarlo sono:
le Filippine (Donsol e Cebu),
l’Australia occidentale (Ningaloo Reef),
le Maldive,
il Messico (Isla Holbox e Isla Mujeres),
la Thailandia,
e il Mozambico.
In queste zone, in determinati periodi dell’anno, è possibile avvistare più esemplari, che si radunano per nutrirsi o riprodursi. Alcuni individui sembrano addirittura abituarsi alla presenza umana, permettendo incontri ravvicinati emozionanti ma sempre da vivere con rispetto.
Immersione e apnea: come avvicinarlo
Incontrare uno squalo balena in immersione è una delle esperienze più emozionanti che un subacqueo possa vivere. Il primo istinto è quello di nuotare verso di lui, ma l’approccio migliore è il contrario: restare calmi, limitare i movimenti e lasciarsi avvicinare. Non bisogna mai cercare di toccarlo o inseguirlo: oltre a essere vietato in molte località, è irrispettoso nei confronti di un animale selvatico.
Chi pratica apnea ha il vantaggio di un contatto più diretto con l’acqua e può avvicinarsi in silenzio. Ma anche qui vale la stessa regola: lasciarsi trasportare dalla corrente, osservare a distanza di sicurezza e godersi lo spettacolo. Spesso lo squalo balena si muove lentamente, rendendo possibile nuotare al suo fianco anche per qualche minuto, se si mantiene la calma e si controlla il respiro.
In molti luoghi è possibile partecipare a escursioni organizzate per nuotare con lo squalo balena, ma è importante scegliere operatori seri, che rispettino le linee guida internazionali per l’osservazione responsabile della fauna marina.
È pericoloso?
Lo squalo balena non è pericoloso per l’uomo. Nonostante il nome e l’aspetto, non ha nulla a che vedere con gli squali predatori come il bianco o il tigre. È un animale timido, che tende ad allontanarsi se disturbato. Gli unici rischi per l’essere umano sono legati a un approccio scorretto: nuotargli troppo vicino, posizionarsi davanti alla bocca o alla coda (che può muoversi con forza), o utilizzare attrezzature che lo spaventano.
Al contrario, è l’uomo a rappresentare una minaccia per lo squalo balena. La pesca accidentale, il traffico marittimo e l’inquinamento hanno portato questa specie a essere classificata come vulnerabile nella lista rossa dell’IUCN.
Un incontro che lascia il segno
Nuotare accanto a uno squalo balena è qualcosa che resta dentro. È un’esperienza che mette in prospettiva la nostra dimensione, che ricorda quanto siano fragili gli equilibri marini e quanto sia importante proteggerli. Per chi pratica apnea o immersioni, è una lezione di rispetto e di meraviglia, che va oltre il semplice avvistamento.
Ed è anche per questo che chi ama il mare, sogna prima o poi di perdersi nello sguardo di quel gigante dagli occhi piccoli, che ci osserva per un attimo, prima di sparire nel blu.




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